Il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 e prevede lo stanziamento di oltre 853 milioni di euro, fino al 2033, al fine di riqualificare ed incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale.
I soggetti beneficiari del progetto, ovvero Regioni, città metropolitane e comuni con più di 60.000 abitanti, potranno presentare fino a tre proposte progettuali, con un tetto massimo di spesa per ciascuna di esse pari a 15 milioni di euro; il 34% delle risorse sarà destinato alle regioni del Mezzogiorno. Per la richiesta dei contributi è necessario trasmettere una Proposta preliminare, nella quale indicare la finalità e le strategie da mettere in pratica per il suo raggiungimento e una successiva Proposta finale, indicante lo stato di avanzamento.
Sarà compito dell’Alta Commissione, istituita dal Mit con la collaborazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, valutare che i progetti rispondano ai criteri stabiliti, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi basati sul modello urbano sostenibile di Smart City.
Gli obiettivi del programma qualità dell’abitare sono i seguenti:
- rigenerare il tessuto urbano e socioeconomico attraverso la rifunzionalizzazione di spazi pubblici e privati;
- riorganizzare ed incrementare l’edilizia residenziale sociale;
- migliorare accessibilità e sicurezza dei luoghi urbani ed elevare la qualità ambientale, incrementando la resilienza ai cambiamenti climatici;
- migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
A tal proposito, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha dichiarato che “in sostanza gli interventi saranno finalizzati a incrementare l’edilizia residenziale pubblica, a realizzare soluzioni durevoli per la rigenerazione del tessuto socio economico, per l’arricchimento culturale, la qualità dei manufatti, dei luoghi e della vita delle persone in un’ottica di innovazione e sostenibilità, senza consumo di nuovo suolo”; dello stesso avviso il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri: “i quartieri delle nostre periferie possono e devono diventare più vivibili, fermando il consumo del suolo e rilanciando gli interventi di edilizia residenziale pubblica secondo una visione moderna: il Programma per la qualità dell’abitare vuole rispondere alle esigenze e alle aspettative di milioni di famiglie che hanno diritto a vivere in case e in quartieri degni di un Paese avanzato”. Insieme alle risorse del Programma si potranno aggiungere ulteriori finanziamenti da destinare a proposte definite Pilota, ovvero quelle considerate come ad alto impatto strategico sul territorio nazionale, da cofinanziarsi, fino a 100 milioni di euro, con eventuali ulteriori risorse del Recovery Fund, laddove gli interventi di riqualificazione rispondano anche alle indicazioni europee e nazionali, relativamente all’attuazione del Green Deal e della Digital Agenda.
Al SED, in programma a Caserta dal 5 al 7 Maggio 2022, si parlerà anche di edilizia green e riqualificazione dell’edilizia residenziale.